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DUVRI e DVR, quali sono le principali differenze?
DUVRI e DVR sono le sigle che indicano i due più importanti documenti in ambito di sicurezza sul lavoro con il fine di valutare e gestire i rischi. Ma in che cosa si differenziano?
Innanzitutto DUVRI sta per "Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti" ed è un documento che analizza e descrive la corretta gestione della sicurezza durante le attività in appalto. Il DVR, Documento di valutazione dei rischi, è l'attestazione finalizzata alla individuazione dei rischi presenti per la salute dei lavoratori in base alle attività svolte.
Mentre il DUVRI valuta i rischi di una precisa attività nella quale intervengono più imprese, il DVR valuta i rischi presenti in un'azienda nel suo complesso.
Approfondiamo ora di che cosa si trattano il DVR e il DUVRI
Cos'è il DUVRI
La redazione del DUVRI è necessaria nel caso in cui l'attività sia oggetto di appalto perché lo scopo di valutare i rischi chiamati "di interferenza" ossia i rischi che possono nascere dalla collaborazione di operatori appartenenti a imprese differenti.
L'obbligo di redigere il DUVRI è sempre del datore di lavoro committente che ha quindi il compito anche di verificare l'idoneità dell'impresa. Questo documento deve essere allegato al contratto di appalto.
Cos'è il DVR
Il DVR, a differenza del DUVRI, è un documento utile e necessario per individuare e valutare i rischi presenti in azienda che possono causare danni alla salute o minare al sicurezza dei lavoratori. Anche in questo caso l'obbligo di redigere il DVR è del datore di lavoro o di un tecnico specializzato. Alla stesura del documento possono partecipare l'RLS (rappresentante dei lavoratori), l'RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente.
Il DVR va puntualmente aggiornato ad ogni cambiamento in azienda.
Ricapitolando, le differenze tra DVR e DUVRI riguardano il responsabile della redazione dei documenti, la modalità di aggiornamento e la tipologia dei rischi da valutare.